Tante sono le bellezze e le meraviglie della Sicilia, ma altrettante sono le occasioni di festa tradizionali che si svolgono sull’isola. Una tra tutte è il Cous Cous Fest di San Vito lo Capo, che si svolge a settembre. Colori e profumi che fanno da contorno a giornate di festa, di accoglienza e internazionalità. Tutto all’insegna del buon umore e di piatti di carne e di pesce, di sapore siciliano ma anche orientale.
L’edizione 2022 del Cous Cous Fest si svolgerà dal 16 al 25 settembre a San Vito Lo Capo.
Il Festival si svolge nel mese di settembre a San Vito lo Capo, cittadina vacanziera della costa della Sicilia occidentale, in provincia di Trapani. È un evento internazionale che richiama in questa zona persone da ogni dove. Le specialità siciliane sono al centro della kermesse, ma sono benvenute anche le specialità straniere che portano un tocco di originalità al festival stesso.
Il Cous Cous Fest è suddiviso in eventi e manifestazioni che si svolgono durante l’arco dell’intera giornata e a fine serata, a cui partecipano sia gli abitanti locali, che i turisti vacanzieri:
Il cous cous è un piatto di origine nordafricana, la cui origine risale fino al X sec. Si tratta di grano macinato grossolanamente, frantumato ed essiccato. Viene poi cotto con un misto di verdure e dello spezzatino di carne o di pesce, il tutto insaporito con tipiche spezie tanto colorate quanto profumate.
Nel Mediterraneo questo piatto fu introdotto, tra il ‘600 e ‘700, dai corallatori, pescatori di corallo dell’isola di Tabarca, bagnata dal mare di fronte alla Tunisia. La diffusione del cous cous fu inizialmente di tipo pratico: era un piatto facile per loro da trasportare sulle imbarcazioni, durante i loro viaggi commerciali nel Mediterraneo, dalle coste siciliane fino alla Spagna, alla Francia, alla Sardegna o alla Liguria.
Il tipico cous cous locale è a base di pesce, ma può essere proposto in versioni più esotiche e speziate, a base di carne oppure di sole verdure, per il piacere di chi ama la cucina vegetariana.
Viene cucinato in due pentole di terracotta, separate e sovrapposte. Questa composizione è chiamata cuscussiera. Nella pentola inferiore cuociono le verdure e la carne, mentre la pentola superiore, bucherellata, serve a bollire il grano.
Il cous cous si mangia tutti insieme, da un unico piatto, utilizzando le dita e non le posate, aiutandosi con del pane secco, non lievitato. Nel rispetto della cultura araba, da cui prende i natali, le dita da usare sono le prime tre della mano destra in quanto si ritiene che l’ingordo ne usi cinque, il profeta due e il diavolo uno. Ricordiamoci che nella cultura araba tante sono le simbologie legate anche al momento dei pasti o al cibo in generale, basti vedere le regole alimentari del Ramadan.
Non è un piatto da ospiti o occasioni formali e particolari, ma un piatto da famiglia, conviviale, da condividere con persone con cui si hanno stretti legami di amicizia e familiarità.
Il Cous Cous Fest ormai fa parte delle attrazioni della Sicilia tanto che vien riproposto ogni anno dal 1997. Oltre a rappresentare un momento di tradizione culinaria siciliana è anche simbolo di internazionalizzazione e di integrazione culturale. La manifestazione si fa promotrice di un’apertura verso mondi e tradizioni da noi lontani.
Il progetto europeo Integration and Community Care for Asylum and Refuges in Emergency (ICARE) promuove, proprio all’interno del Festival, una gara con quattro chef internazionali con l’obiettivo di fondere culture e saperi. Nelle cucine all’aperto di San Vito lo Capo, i cuochi propongono piatti tipici della loro tradizione, adattati ai sapori locali dell’isola. A vincere sarà il piatto che meglio rappresenterà l’integrazione tra sana alimentazione, ottimo gusto e una piacevole presentazione artistica del piatto stesso.
Le vie di San Vito lo Capo, durante il Cous Cous Fest, sono impreziosite da banchetti e tendoni colorati: grazie alla presenza della folla, del sole e dei colori di questi lidi, si respira un’atmosfera non solo sa di mare, di vacanza e di festa ma anche di integrazione e internazionalità.