La Riserva Naturale dello Zingaro è stata la prima riserva ad essere istituita in Sicilia. È una vera e propria oasi naturalistica ricca di specie animali e botaniche, in uno dei pochi tratti rimasto incontaminato. Se oggi abbiamo questo patrimonio naturalistico è grazie ad una rivolta pacifista alla quale nel 1980 aderirono le facoltà di Geologia e Scienze naturali dell’Università di Palermo, le associazioni ambientaliste e culturali nonché i sanvitesi stessi, opponendosi alla realizzazione di una strada d’accesso.
Attraverso il sentiero costiero lungo ben sette km, che collega San Vito Lo Capo a Castellammare del Golfo, è possibile ammirare ripide scogliere a picco sul mare, nonché piccole calette che offrono la visione di un mare dal color verde smeraldo e ciottoli bianchi.
Le calette sono sette: Cala Tonnarella Dell’Uzzo, Cala dell’Uzzo, Cala Marinella, Cala Berretta, Cala della Disa, Cala Del Varo, Cala Caprera. Nell’area attrezzata dell’Uzzo è possibile visitare il Museo dell’Intreccio, dove sono esposti manufatti di vita quotidiana, come borse e cestini realizzati con le foglie delle palme nane. Una grotta da visitare è la Grotta dell’Uzzo, che rappresenta uno dei siti archeologici preistorici più importanti della Sicilia. Qui, infatti, sono stati ritrovati resti di attività umana risalenti a diecimila anni fa, fossili di mammuth, rinoceronti e leoni. Questi reperti si trovano esposti al Museo Archeologico Regionale Antonio Salinas di Palermo.