La Sicilia è una terra ricca di meraviglie: non solo magnifici ambienti naturali la rendono una delle isole più belle del mondo, ma è anche densa di un patrimonio storico impareggiabile, simbolo di un luogo dove si sono incrociate e influenzate numerosissime culture.
Non per nulla, la Sicilia può fregiarsi di un notevole numero di siti che hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento di patrimonio Unesco.
Palermo è una città dalle mille sfumature culturali: crogiuolo di civiltà che qui si sono incontrate e stabilite, nel corso del tempo ha dato vita a bellezze artistiche e paesaggistiche. Non per nulla, qui nella costa nord-occidentale della Sicilia vi sono una serie di strutture religiose e civili di grande pregio. La Palermo arabo-normanna nel periodo compreso tra il 1130 e il 1194 ha originato numerose bellezze architettoniche, che sono state incluse dall’Unesco tra le opere Patrimonio dell’Umanità.
Si tratta di sette siti di Palermo patrimonio Unesco Sicilia, a cui si aggiungono le cattedrali di Cefalù e Monreale:
Il periodo storico noto come Regno del Normanni si caratterizzò per la coesistenza di diverse culture, spesso molto diverse tra di loro, ovvero quella occidentale, quella islamica e quella bizantina. Questo incontro di culture diverse diede vita alle meraviglie artistiche che si trovano rappresentate in questi siti. Tecniche diverse si fusero tra loro e crearono incroci di incredibile bellezza. Visitare questi luoghi permette di immergersi nel passato e di rivivere lo straordinario mix stilistico che questo periodo riuscì a generare. Trattandosi di un unicum al mondo, non poteva non essere tutelato e incluso nel Patrimonio Unesco Sicilia.
Le Isole Eolie sono un arcipelago posto a nord est di Palermo e si caratterizzano per la loro origine vulcanica. Tra di esse, infatti, sono compresi anche i vulcani attivi: Stromboli e Vulcano.
La loro identità è particolare in quanto esse sono le vette di una catena sottomarina: si tratta di rilievi montuosi che si estendono per un tratto lungo circa 87 km e tra le terre emerse è visibile dall’isola di Stromboli, che rappresenta il punto più settentrionale, fino all’isola di Alicudi, che è invece la più occidentale (l’isola di Alicudi) e a Vulcano, che è la più meridionale, mentre in profondità prosegue con altri vulcani sommersi.
Si tratta di un ambiente estremamente affascinante, ricco di flora e fauna, caratterizzato da spiagge e calette di impressionante bellezza, grazie alla particolare conformazione geomorfologica. Anche gli insediamenti umani, che risalgono a circa 4000 anni prima di Cristo, sembrano essere influenzati dal vulcanesimo ed essere legati alla ricerca dell’ossidiana, un materiale di origine vulcanica utilizzato per molti utensili.
L’Etna, che dà origine a un meraviglioso parco, si trova verso la costa occidentale della Sicilia, tra Taormina e Catania.
Con i suoi 3300 metri di altitudine, rappresenta il vulcano attivo più alto d’Europa: la sua imponenza non dipende solo dall’altezza. Il cono dell’Etna, infatti, alla base ha un diametro di circa 45 km. Le frequenti eruzioni rappresentano una meravigliosa attrattiva per turisti e una sorprendente quotidianità per gli abitanti della zona. Qui vengono svolti molti studi di vulcanologia, geofisica e scienze della terra.
Anche in questo caso, il prestigioso riconoscimento attribuisce al monte Etna un’unicità degna di tutela e di interesse da parte dell’umanità intera.
Nella parte sud-orientale della Sicilia, Siracusa rappresenta non solo la principale città di quest’area, ma è anche un grande esempio di civiltà mediterranea.
Nata nella piccola isola di Ortigia nell’VIII secolo a.C., presto si sviluppò e divenne una vera e propria metropoli, all’interno della quale si alternarono culture diverse come quelle dei Romani, dei Bizantini, degli Arabi e dei Normanni. Queste dominazioni hanno dato vita a edifici e strutture architettoniche di grande pregio, uniche nel loro splendore.
Anche la necropoli di Pantalica, risalente al periodo compreso tra il XIII e l’VIII secolo a.C., è stata inclusa dall’Unesco tra le bellezze di Siracusa che sono state insignite del prestigioso riconoscimento. Situata a 40 chilometri da Siracusa, si tratta di una necropoli rupestre scavata della roccia con oltre cinquemila tombe.
Nella valle di Noto vi sono otto città che durante la dominazione araba ebbero la funziona di centro amministrativo. Si tratta di Caltagirone, Militello, Catania, Modica, Noto, Palazzolo, Ragusa e Scicli.
Nel 1693 vennero completamente distrutte da un terribile terremoto, che cancellò completamente la memoria storica architettonica. Nel XVII secolo vennero ricostruite in stile tardo barocco: ciò rese un effetto artistico di estremo valore culturale, vista l’enorme concentrazione di opere d’arte e palazzi edificati come espressione del Tardo Barocco Europeo. Il barocco della Val di Noto si caratterizza per i materiali, che non sono sempre identici ma da una città all’altra variano: il grigio-scuro della pietra lavica si contrappone al bianco della pietra locale.
Alle pendici del monte Magone, nella valle del fiume Gela, sorge la Villa romana del Casale, una delle più importanti testimonianze di architettura tardo antica nel Mediterraneo.
Qui sorgeva un latifondo molto esteso, denominato Philosophiana, di cui la villa era il centro amministrativo e residenziale. La sua superficie è di circa 3500 ed è composto di ben 48 ambienti, all’interno dei quali si trovano splendidi mosaici nei quali sono rappresentate scene di diverso tenore: da quelle di vita quotidiana a quelle di eroi e divinità fino alle classiche scene di caccia o dei giochi.
Venne utilizzata fino alla fine del XII secolo, ma in seguito entrò in uno stato di abbandono, alternato da periodi in cui venne nuovamente utilizzata come centro agricolo. Ora anch’essa fa parte del patrimonio Unesco Sicilia.
Del patrimonio Unesco Sicilia, fa parte anche la Valle dei Templi. Questo sito non ha certo bisogno di presentazione: la Valle del Templi rappresenta senza dubbio uno dei luoghi di massimo interesse della Sicilia, conosciuto in tutto il mondo per l’unicità dei suoi reperti e per l’importanza storica, culturale e archeologica.
Agrigento, fondata nel VI secolo, divenne presto una delle città più importanti del Mediterraneo per i suoi scambi commerciali e per la sua ricchezza culturale: la presenza dei templi dorici sono a monumento della grandezza e supremazia di questa città.
Fu solo nel Novecento che venne riscoperto l’impianto urbano originario di questo sito archeologico che occupa tutta la valle estendendosi tra campi e uliveti, in un paesaggio di rara bellezza.
La perfetta conservazione dei resti archeologici è a testimonianza di uno dei migliori esempi al mondo di architettura dorica. Proprio per questo fa parte del Patrimonio Unesco Sicilia.