Che Palermo sia una città con una forte vocazione per lo street food siciliano non è più una novità. Risale ormai a quasi 10 anni fa il riconoscimento della prestigiosa rivista Forbes, che ha inserito la capitale siciliana del cibo di strada tra le dieci città migliori al mondo proprio sotto questo punto di vista, ma non smette di essere attuale.
Nel 2012 la rivista statunitense di economia collocava Palermo in un prestigiosissimo quinto posto, consacrandola come la capitale italiana ed europea dello street food. Meglio del capoluogo siciliano solo le asiatiche Bangkok, Singapore e Penang (Malaysia) e l’africana Marrakech.
Del resto, mangiare per strada è un rito che nasce nelle aree dove i climi caldi lo consentono e lo rendono una consuetudine piacevole. Anche la tipologia di prodotti da consumare mentre si cammina è determinante e a Palermo sono certamente molte le specialità che si prestano a questa possibilità.
La rivista Forbes non si limita a indicare semplicemente le città migliori per lo street food, ma anche le tipologie di cibo che giustificano la scelta.
Di Palermo vengono citati le arancine, i crocchè, le panelle, i cardoni e, of course, la pizza. Cibi tipici dell’arte culinaria, talmente gustosi da rendere impossibile non leccarsi le dita dopo averli assaggiati: ecco perché tenerli in mano e gustarli, magari mentre si visita la città, è un piacere imprescindibile per i turisti ma anche per gli abitanti del luogo.
Se in tutto il resto d’Italia si chiamano arancini, a Palermo sono le arancine e guai a sbagliarsi a chiamarle al maschile. Si tratta di vere e proprie polpette di riso farcite e fritte: un mix di consistenze estremamente gustoso e piacevole al palato. Dalla croccantezza esterna, si passa al morbido ripieno che può avere diverse varianti ma che si presenza sempre stuzzicante e goloso.
A Palermo le versioni ufficiali delle arancine di riso sono due:
I punti vendita di prodotti di street food siciliano sono aumentati numericamente nel corso del tempo e si sono specializzati in altre versioni più fantasiose.
In ogni caso, l’arancina resta un cibo da mangiare con le mani e rappresenta oggi il simbolo dello street food.
Le crocchè palerminate, dette anche comunemente cazzilli, sono una specialità gastronomica di Palermo che ha riscosso molto successo anche all’interno dei cibi da strada.
Si tratta di crocchette di patate, caratterizzate da una forma ovale allungata e dal fatto di essere fritte, come avviene per la maggior parte degli street food palermitani.
Nelle friggitorie di Palermo si trovano molto facilmente e vengono proposte da sole oppure accompagnate da un panino.
Quando vengono mangiate da sole, vengono servite nel classico cono di carta, detto localmente coppo.
Da non perdere l’abbinamento tra le crocchè palermitane e le panelle per un perfetto street food siciliano.
Tra gli street food più conosciuti di Palermo non possono certo mancare le panelle, che già nel loro nome portano un po’ della loro morbidezza saporita. Si tratta di frittelle fatte con pochi semplici ingredienti, tipici della gastronomia contadina.
A base di farina di ceci, acqua e prezzemolo, vengono impastate formando una specie di polentina, che viene poi tagliata in quadrotti non troppo spessi.
Dopo di che, vengono fritte in abbondante olio di semi e poi servite da sole o in mezzo al classico panino ai semi di sesamo. Croccanti fuori e morbide dentro, vengono proposte nella versione originale o con stuzzicanti varianti.
Vengono chiamati anche cardone e rappresentano uno dei piatti dello street food palermitano più apprezzati nel mondo. Sono i cardi in pastella e secondo la tradizione vengono preparati per la Festa dell’Immacolata, o comunque durante le festività natalizie.
Sebbene nascano come antipasto, da mangiare sempre con le mani, proprio per le loro caratteristiche tipiche hanno trovano ampio spazio nei cibi da strada: semplice da mangiare in movimento e particolarmente gustosi, uniscono il sapore croccante della pastella con quello interno del cardo. Insomma, una prelibatezza da gustare mentre si cammina per le vie della città.
Sebbene non sia stato nominato da Forbes tra gli street food palermitani, non si può prescindere dallo sfincione quando si parla di cibi da mangiare on the road.
Si tratta di una focaccia alta, ricoperta di un condimento stuzzicante a base di pomodoro, caciocavallo e pangrattato. C’è chi aggiunge anche acciughe e cipolle. Ma attenzione a non confonderla con la pizza: lo sfincione è un prodotto gastronomico a sé, tipico della tradizione palermitana e autonomo a tutti gli effetti, tanto da essere stato inserito persino nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali Italiani.