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Cosa vedere a Palermo: chiese, palazzi e mercati

Molti turisti quando si recano in Sicilia si chiedono cosa vedere a Palermo.

Del resto, tante solo le seducenti attrattive che il capoluogo della Sicilia offre ai suoi visitatori: chiese e palazzi dagli stili medievali, rinascimentali, gotici e barocchi, affiancati da colorati e rumorosi mercati e bazar di origine araba.

Palermo, sin dall’antichità, è stata terra di popoli stranieri che si sono succeduti al potere e che hanno asciato traccia nell’arte, nella cucina e nelle tradizioni di quest’isola, ma anche nella personalità della sua gente.

Ecco allora cosa visitare a Palermo tra chiese, palazzi e mercati.

Le chiese di Palermo da visitare

Questo itinerario su cosa vedere a Palermo inizia proprio da alcune delle meravigliose chiese presenti in questa eclettica città multietnica, a tratti classica a tratti orientaleggiante.

Cattedrale di Palermo

È una chiesa monumentale in stile arabo-normanno, patrimonio UNESCO dell’umanità.

La cattedrale di Palermo della Santa Vergine Maria Assunta venne ricostruita alla fine del XII secolo dopo che era stata danneggiata da un terremoto nel 1169. In epoca paleocristiana qui già sorgeva un tempio, ricostruito nel 604 dopo le persecuzioni dei vandali. Nel periodo dell’occupazione saracena il tempio era stato ampliato e trasformato in moschea, finché nel 1072 tornò a essere adibita al culto cristiano.

Proprio i numerosi cambiamenti di stile e di religione hanno dato vita a un edificio religioso particolare e molto pregevole dal punto di vista artistico.

Al suo interno custodisce il sarcofago di Federico II, imperatore del Sacro Romano Impero, passato alla storia col soprannome di Stupor Mundi, in quanto dotato di una curiosità intellettuale senza pari. Fu grazie a lui, salito al trono a soli quattro anni, che la Sicilia divenne uno dei più ferventi centri culturali di arte e letteratura del XIII secolo.  

Attraverso una scala interna si può raggiungere il terrazzo, posto sui tetti dell’imponente chiesa, che ospita le cupole della cattedrale, rivestite con semicerchi di maioliche bianche e verdi. Da qui è possibile godersi la vista aerea dell’intera città, oltrepassando strade e piazze, fino a intravedere il mare.

Un panorama tanto irripetibile quanto emozionante, soprattutto se goduto dopo il tramonto, con le luci della città a velare Palermo di un suggestivo mistero.

Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto

La chiesa di Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto è un gioiello di opulenta ricchezza e decori, riaperta al pubblico nel 2016, dopo anni di meticoloso restauro. Stucchi, marmi e affreschi di stile barocco ricolmano pareti, colonne, cupole e soffitti dei suoi interni: un ricamo architettonico di maestria e abilità ineguagliabili.

Chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio

Questa chiesa è meglio conosciuta come La Martorana. Si tratta di una piccola chiesa, costruita nel 1143 e caratterizzata da una grande semplicità artistica esterna che contrasta con una abbondante ricchezza di particolari e decori al suo interno.

La Martorana è famosa anche per una particolarità golosa, che riguarda uno dei dolci tipici siciliani più famosi e amati nel mondo: la frutta martorana, a base di pasta di mandorle dolci, nacque proprio dalle mani sapienti e artistiche delle monache del convento annesso a questa chiesa.

I palazzi di Palermo

Non solo gli edifici religiosi hanno regalato a questa città un elevato valore storico artistico. Anche i palazzi rappresentano una testimonianza della storia e delle occupazioni che hanno interessato questa città.

Ecco, dunque, alcuni palazzi da vedere assolutamente a Palermo.

Il palazzo dei Normanni

Il palazzo dei Normanni fu costruito dagli emiri arabi intorno al IX secolo, ma poi successivamente fu occupato dai Normanni, conquistatori della Sicilia nell’XI secolo. Al suo interno si trova la Cappella Palatina, fatta costruire da Ruggero II di Sicilia, interamente ricoperta da mosaici d’oro, sulle pareti e sul soffitto. Il più rinomato tra i mosaici è quello della cupola, il Cristo Pantocratore, in stile spiccatamente bizantino.

Palazzo Ajutamicristo

Situato nel centro storico della città. questo palazzo fu fatto edificare, intorno al 1490, da Guglielmo Ajutamicristo, mercante di formaggi e cereali, banchiere che desiderava avere un palazzo che rappresentasse la sua ricchezza e che servisse per abbellire la città.

Lo stile è di stampo gotico-catalano, con loggiati, terrazze e folta vegetazione interna, esotica, composta da palme e banani.

È ad oggi utilizzato per ospitare illustri personaggi e importanti eventi nazionali ed esteri.

I mercati di Palermo

Il mercato a Palermo non è solo un luogo dove fare la spesa ma è una tradizione di grande interesse e folklore per chiunque visiti Palermo, e anche per chi vive in questa città. Il mercato rievoca il Suk di stampo orientale, retaggio della dominazione araba, con colori, profumi e atmosfere tipiche di un bazar.

È il luogo migliore dove assaggiare il tipico street food siciliano, una vera vetrina di tutti quei piatti tipici, poveri, ma rinomati di questa città: le budella di agnello, gli arancini, lo sfincione, le panelle e le frattaglie bollite. Infine, gli immancabili dolci siciliani, dal cannolo alla cassata.

Il Mercato di Ballarò

Il mercato di Ballarò sembra derivare il suo nome da Bahlara, nome di un principe indiano del X secolo, quando Palermo era già piazza di mercato arabo.

Adesso, probabilmente come allora, tra le cassette di frutta e alimenti tipici siciliani si sentono le voci forti dei venditori che pubblicizzano accoratamente e in dialetto la loro merce, attirando l’attenzione dei passanti con la cosiddetta abbaniata.

Il Mercato della Vucciria

Il mercato della Vucciria si trova vicino a Piazza Caracciolo e prende il suo nome dal termine francese boucherie, che significa macelleria. Infatti, proprio qua, in epoca angioina, aveva sede il macello.

Le sue antiche botteghe artigianali ospitano, ai giorni d’oggi, caffè e moderni pub, che animano la vita notturna di questa zona. Questo mercato è noto anche per la raffigurazione che il pittore Renato Guttuso ne realizzò su una delle sue tele più famose: “Vucciria” del 1974.

Il Mercato Del Capo

Il mercato Del Capo è anch’esso di origine musulmana e dà il nome al famosissimo quartiere Capo che lo ospita. Un vero e proprio groviglio di viuzze, tra banchi di carne, pesce, frutta e verdura, riparata dal sole cocente con tendoni di forme e colori disparati.

Attraversandolo, si possono ammirare chiese di straordinaria bellezza, intraviste quasi per caso. Proprio la cattedrale di Palermo fa da sfondo a questo bailamme di gente e urla indistinte.

Questa è l’atmosfera tipica di questi luoghi.

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