Hotel San Vito Lo Capo Sikania - Vini di pregio siciliani

I vini siciliani: un sorso di pregio

I vini siciliani sono tra i prodotti più prestigiosi della Sicilia. Su questa bellissima isola, terra di vacanze da sogno, si trovano vini di altissima qualità, a testimonianza di una tradizione antichissima nella produzione vitivinicola.

La storia vitivinicola della Sicilia

La storia della produzione vinicola in Sicilia è molto antica, tanto che le origini della coltivazione dell’uva risalgono all’età del rame, 6000 anni fa, nei pressi di Sciacca e Caltagirone. Qui sono stati scoperti i residui organici più antichi di produzione di vino. Nell’Età del Bronzo, con buona probabilità, gli Elimi e le altre popolazioni che abitavano in quest’isola già consumavano vino.

I Fenici, poi, nell’VIII secolo a.C., dettero l’avvio a una straordinaria attività di viticoltura, grazie alla posizione geografica e alle condizioni pedoclimatiche dell’isola, che ne favoriscono la corposità e i profumi dei bouquet.

I Greci, nel VII secolo a.C., furono il popolo che più perfezionò le tecniche produttive, abbandonando del tutto il raccolto di uva spontanea di vite selvatica. Introdussero la tecnica della potatura, la coltura ad alberello e la selezione delle varietà che ancor oggi sono presenti nelle coltivazioni delle case vinicole siciliane.

Nel periodo romano, la produzione di vini siciliani ebbe un ulteriore sviluppo, che li portò a diffondersi in altre aree. Da quel momento la coltivazione della vite si diffuse anche in altri climi e condizioni ambientali, dove in molti casi riuscì ad adattarsi perfettamente.

Ma fu nei secoli successivi, dopo la dominazione araba e l’avvento degli Aragonesi che i vini siciliani vennero esportati in tutta Europa.

Nell’800, i vigneti vennero colpiti dalla fillossera, un parassita giunto in Europa dalle Americhe e capace di distruggerne circa il 70%. Per riuscire a ristabilire la situazione e reimpiantare i vitigni ci volle oltre mezzo secolo e solo dagli anni Sessanta del secolo scorso fu possibile riprendere una produzione, che però si è orientata verso la qualità, con sperimentazioni su vitigni some il Chardonnay e il Merlot. Negli ultimi anni sono state riscoperte varietà autoctone di grande pregio.

Vini siciliani: i vitigni autoctoni

I vitigni siciliani autoctoni danno origine a una produzione vitivinicola unica. La particolarità di ogni vino è data dal terroir siciliano, che si può presentare costiero, continentale, a volte alpino o di origine vulcanica, come quello delle zone dell’Etna.

Questi vitigni antichi vengono proposti in purezza o in blend e si differenziano in tre macrocategorie.

Vitigni siciliani rossi

I vini siciliani rossi sono prodotti da vitigni corposi, a bacca nera. Sono vitigni di gusto pieno, che profumano di frutti rossi selvatici e sono altamente zuccherini. Tra le loro fila se ne annoverano di pregiati come:

  • Perricone, coltivato da secoli nella zona tra Palermo e Trapani. Questo vitigno dà vita a vini profumati di spezie e ginepro. I suoi vini sono perfetti per abbinamenti con formaggi stagionati, legumi e piatti piccanti e speziati.
  • Nero d’Avola, trova il suo terroir prediletto nelle zone intorno ad Agrigento e Siracusa. Si presenta con acini allungati e con una buccia nera che dà origine a vini corposi e strutturati, dai sentori di prugna profumata di spezie, abbinabili a piatti di carne rossa.
  • Nerello Mascalese, un vitigno originario delle coste orientali della Sicilia, cresce su un terroir arricchito da cenere, sali minerali e sabbia vulcanica tipica della zona dell’Etna. Con un acino dalla buccia spessa e di colore blu, profuma di frutta e di fiori, di spezie, liquirizia e tabacco. Si sposa perfettamente con selvaggina, carne rossa e formaggi piccanti e stagionati.
  • Frappato, un vitigno dei dintorni di Siracusa, ad oggi viene coltivato nella zona di Trapani. Di colore rubino e intensamente profumato, è perfettamente abbinabile a piatti come carni bianche o pesce.

Dal blend di questo vitigno con il Nero d’Avola nasce un vino di alto pregio come il Cerasuolo di Vittoria. L’unico vino siciliano DOCG, dal colore sanguineo e un gusto vellutato al palato, caratterizzato da profumi floreali e fruttati, di un colore tendente al violaceo.

Vitigni siciliani bianchi

Tra i vitigni a bacca bianca più rinomati troviamo nomi illustri che danno vita a vini siciliani dal gusto fresco, inebriante e dalle caratteristiche organolettiche inequivocabili. I vini siciliani bianchi sono vini eleganti, che portano in sé il calore e la solarità di quest’isola.

  • Catarratto, una delle varietà più classiche tra i vitigni della Sicilia occidentale, caratterizzato da acini di un colore che va dal verde al giallo intenso. I suoi profumi aromatici hanno un sentore di agrumi, come limone, arancia, pompelmo e fiori, accompagnato da note di spezie, nocciola e arachidi.
    Per queste sue caratteristiche organolettiche è perfetto per formaggi freschi, verdure grigliate e pesce. Ha dato origine, grazie all’incrocio con il vitigno Zibibbo, ad un altro giovane vitigno denominato Grillo.
  • Grillo, nato nel 1873 dall’unione di Zibibbo e Catarratto, nella zona tra Marsala e Trapani, dal profumo floreale e agrumato, con una corposità semplice e fresca, è abbinabile a piatti a base di pesce, uova, formaggi di capra e carni bianche.
  • Carricante, un antico vitigno a bacca bianca, coltivato sulle pendici dell’Etna. Profumato di frutta bianca, mela e anice, ha un retrogusto sapido che lo rende unico e adatto a piatti a base di pesce.
  • Inzolia, un vitigno dai grappoli pieni e grossi, una polpa soda e croccante. Trova la sua posizione ideale nella Sicilia occidentale, tra Trapani e Palermo.
    L’Inzolia, se coltivata vicino al mare, assorbe una certa salinità che compensa la troppa dolcezza del mosto e rende il vino fresco e dissetante, per cui ideale per aperitivi o per abbinamenti con molluschi e crostacei.

Vini liquorosi

I vini liquorosi siciliani sono vini dolci famosi in tutto il mondo.

  • Lo Zibibbo, è prodotto dal vitigno omonimo e coltivato per lo più a Pantelleria. Il suo nome deriva dall’arabo zebib, uva passa, proprio perché questa uva si presta molto bene ad essere essiccata.
    Di colore giallo intenso, profumato di mandorle e albicocche, è un vino di elevato tasso alcolico, indicato per gli aperitivi e abbinato a formaggi saporiti e stagionati.
  • Il Marsala è un vino nato già alla fine del XVIII secolo ed esportato dal commerciante inglese John Woodhouse. Viene prodotto con uve Grillo, Inzolia e Catarratto, attraverso un processo di invecchiamento a due fila di botti, per un blend unico di vini stagionati e nuovi.
    Un vero fiore all’occhiello dell’economia e della prestigiosa produzione vinicola siciliana, esportata nel mondo.
  • Il Passito di Pantelleria è un vino liquoroso prodotto nell’isola assieme al Moscato e il Passito. Vini profumati, dolci e suadenti, che ben si sposano con i dolci tipici siciliani, corposi e ricchi come la Cassata siciliana, un dessert storico dell’isola, a base di ricotta di pecora e ricoperto da una ghiotta pasta di mandorle.
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